Avrei due o tre belle risposte pronte, ma la ragione essenziale è che una volta raccontavo ogni idiozia : ciò che avevo pensato durante il tragitto supermercato-casa, le mie reazioni ad un commento tanto poco lusinghiero quanto ingiusto, i litigi con mio figlio e quelli, più che altro sognati, con uno che mi attraversò la vita tanto tempo fa, devastandola.
Sono arrivata anche a descrivere il contenuto della mia borsa, o il carteggio telefonico con un tizio.
Poi mi sono chiesta a chi, A CHI potesse interessare tutto ciò.
E mi sono risposta: a nessuno al mondo, fuorchè al tuo piccolo ego che si compiace di piccoli bagni di autoreferenzialità.
Qualcuno crede davvero che sapere che ieri ho iniziato un lungo ciclo di fisioterapia, che poi sono andata dall’elettrauto e infine dal gommista abbia rilevanza alcuna?
Facebook non è il migliore dei mondi (virtuali), ma si consuma in fretta come un gelato in piena estate, o una scopata tanto per fare esercizio fisico.
Ieri, dopo aver scherzato sul nome di un politico italiano che non mi è nemmeno inviso come altri, ho assistito alla “manomissione” del mio account faccialibro.
Al momento continuo a non poter commentare, nemmeno sulla mia pagina (quando è successo il fattaccio ero altrove). Ho solo facoltà di cliccare su “mi piace”, di scrivere privatamente e di postare video.
Questo, quindi, è solo un tentativo, visto che avevo collegato il mio account facebook ai miei due blog morenti.
Da stamattina, se qualcuno (nella fattispecie Jo) pubblica qualcosa sulla mia bacheca ed io provo a rispondergli in privato, mi viene chiesto di verificare l’amicizia.
Tutto ciò mi pare strano e senza senso, ma penso proprio che sopravviverò. ;)
Sono vera: vera carne e anima di maiale, di cui non si butta via nulla.
Eppure sono stata capace di buttarmi via anche da me, con il mio stile di vita irregolare, nascosto a malapena sotto il tappeto di casa.
Il sole ed io siamo divisi dalle fessure di una tapparella abbassata: ma solo per poco.
E infine, ammesso che io sia in fine, ho compreso e metabolizzato che non bisogna piacere agli altri, ma solo a se stessi, e che tutto il resto è una nuvola di dettagli inutili.
Ancora oggi, dopo anni, mi chiedo perchè mi ostini a tenere due blog, e un profilo su facebook.
A me non importa del 90% di quelli che mi parlano, ed immagino che a loro non importi una beneamata mazza di me, e dei miei grrrrossi problemi.
D’altronde ognuno ha i suoi, no?
Sul blog ammiraglio ho scritto qualcosa che poteva essere interpretato nella maniera giusta, ma anche no.
Ho fatto spallucce: che certi altri si godano la vita alla grande a me non importa.
Non ho avuto situazioni facili sin da quando ero bambina, e adesso non ho affatto voglia di stare a rivangare cinquant’anni di contrasti e rovesci di fortuna.
Se qualcuno mi ha dato, è stato lesto a riprendersi tutto indietro: dal vile siculo al grande mangiatore di parole, nonchè ubriacone perchè ha scelto un ambiente che lo farà finire male.
Già: ma questi non son più cazzi miei.
Un appunto su chi si è permesso di ironizzare sull’altro post.
Sappia che io su certe cose non scherzo mai, e che se oggi sono ancora qui è un miracolo.