Si inizia ad immaginare il futuro quando fa capolino il primo abbozzo di coscienza di sè.
Da allora è tutto un imbastire ideale di scenari e situazioni che vorremmo ci comprendessero in armonia.
Generalmente son sogni bambini: la realtà ci porta presto alla resa dei conti.
Nello srotolarsi degli anni ho perso amici, amori, treni e occasioni importanti.
Non me ne cruccio più: ormai la mia vita, cioè quel che ne resta, ha pochi obiettivi. Lucidi e razionali.
A me penserò nel frattempo, fra una strategia e l’altra.