Due coppie di genitori ed una casa.
E’ tutto ciò di cui ha avuto bisogno Roman Polanski per portare alla luce quel che, in famiglia, si tace per convenienza, o per essere politicamente corretti a dispetto di ogni emozione autentica.
Finzioni, antipatie a pelle nascoste dietro sorrisi ipocriti, crisi interne seppellite sotto un tappeto di modi formali e malesseri taciuti pefino a se stessi.
Il pretesto è una lite un po’ violenta fra due ragazzini come tanti.
I quattro genitori si incontrano a casa del bambino colpito con una mazza sui denti, ed è divertente assistere al crescendo di alterazione generale che scaturisce dall’aver voluto comprimere sentimenti umanissimi come rabbia, risentimento, diffidenza.
Viene spontaneo pensare alla massima saggia secondo la quale mamma e papà non dovrebbero entrare mai, o quasi mai, nelle liti dei propri figli.
Cast noto, professionale ed efficacissimo; impareggiabile Cristoph Waltz, al quale pare debba toccare sempre il ruolo dello stronzo più stronzo di tutti.
Oggi marito in carriera dalla faccia strafottente e dai modi cinici. Ieri colonnello spietato delle SS con Quentin Tarantino.
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