Stanotte il marito di una mia parente si è ucciso.
Non so ancora come, nè perchè.
Era stato dimesso dall’ospedale per un intervento di routine.
Poi le notizie si frammentano e si arricchiscono: accendono le fantasie di un paese monotono, noioso e annoiato.
Me lo vedo davanti.
– Ciao, come stai? Salutami papà e mamma (nell’ordine).
Che cosa aveva nella mente quando ha deciso di spegnerla per sempre?
L’incomprensibilità di certe scelte, per me, va di pari passo con l’estremo rispetto che nutro per esse.
è che a volte se ne han proprio le palle piene.
e si dice: basta.
Sì, Viv: lo penso anch’io.
Non saprei darti una risposta, anche il fatto d’averne le tasche piene non mi convince affatto. Posso solo immaginare che questo gesto comporti avere una grossa dose di egoismo, specie se si ha famiglia.
Non me la sento di essere così categorica, Gians. Domani, forse, ne saprò qualcosa di più. Qualcuno ha detto che avesse appena scoperto di avere una malattia incurabile, ma chissà.
gians quando la sofferenza supera la soglia tollerabile non si vede altra via d’uscita.
non è egoismo.
è sofferenza.
Sì, e non si vede altra via d’uscita che quella. E gli altri, coniugi o compagni, figli eccetera, svaniscono.
Per la cronaca, era ammalato di depressione.
Capisco le vostre ragioni, ma non si lascia di stucco chi si ama. Diciamo, per farla breve, che la follia non ha scrupoli.
La depressione non è follia, Gians. Però è vero che azzera ogni scrupolo, ogni interesse, ogni forma di attaccamento alla vita.
quando si sta male si pensa alla morte come una liberazione per se e ….anche per gli altri. La depressione è come se l’anima fosse presbite, miope etc. fa vedere tutto in maniera distorta a volte tagicamente stravolto.
Ciao Mariasole,
giusto perchè non voglio farmi mancare mai nulla sono stata ammalata di depressione, e ho sempre paura che recidivi.
E ho paura perchè mio figlio ha 18 anni, e ha ancora bisogno di me.
Un bacio. :*