Quest’anno, come gli scorsi, Sanremo col contagocce.
Conti mi sa di poco, le due vallette mi paiono cretine, la bruna, e rozze, la bionda.
Ieri cambio canale, per caso, sul faccione e il tatuaggio chilometrico di Marco Masini che canta Nuti, un grande.
Masini…
Un altro celebre “maltrattato” dalla cattiveria e dall’invidia di chi attacca etichette che, a volte, diventano stigmi o che, peggio, sfociano in tragedie.
Non ho visto il festival e quasi sicuramente non lo vedrò, ma spero che Masini si piazzi bene, a prescindere dalla sua canzone, che non conosco.
Sarebbe il riscatto ufficiale di tutti quegli artisti rovinati dalle altrui maldicenze, tanto sciocche quanto gratuite.
Poi, dulcis in fundo, vogliamo dimenticare questa perla?
Io no.